Sondaggi: il Pdl si avvicina al 20% |
Non sarebbe nemmeno un tema serio, se non fosse che un quinto degli italiani, presumibilmente, tornerà a votare Berlusconi.
Aggiungendo quel che rimane della Lega Nord post scandali, addirittura un quarto degli elettori si dovrebbe affidare ancora una volta a lui, magari non come premier – come assicura ogni tre secondi il segretario padano Roberto Maroni – ma almeno come leader della coalizione (o della "colazione", come ha scritto l’account twitter leghista della Camera).
Il ritorno della
mummia nostrana – come perfidamente ha titolato il quotidiano francese Liberation – porterà conseguenze orride. Non vincerà, ovvio. Tuttavia,
in stretta collaborazione con Grillo e Ingroia, contribuirà alla nascita di un
mostruoso governo tricefalo Bersani+Vendola+Monti. Che non consentirà al Paese
né di avere una guida socialdemocratica né liberale, lasciandoci nel limbo
della poca chiarezza, della litigiosità perpetua, della mediazione politica generalmente
tarata al ribasso. La tentennante e debole Italia, edizione 2013.
No, stavolta proprio non sono fiducioso. Temo (e prevedo) che
torneremo a votare entro due anni. Spero chiaramente di sbagliarmi, certo del fatto che – come disse argutamente il grande fisico
danese Niels Bohr – “le previsioni sono difficili, specialmente quando
riguardano il futuro”.
sottoscrivo
RispondiEliminaE' un onore :-)
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